Proiezione del film Marina, sulla storia di Rocco Granata, presentato in anteprima al Festival di Montreal per la regia di Stijn Coninx con Matteo Simoni, Evelien Bosmans, Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Chris Van Den Durpel, Warre Borgmans e Cristian Campagna. Presentato al Festival di Roma 2013.
Ambientato nel 1948, parte da un paesino della Calabria con i minatori italiani immigrati in Belgio alla ricerca di un futuro migliore e plana a New York nella mitica Carnegie Hall. Marina è ispirato alla vita del famoso musicista Rocco Granata, noto per aver composto la canzone Marina, una hit mondiale Tra l’Italia e il Belgio degli Anni ’50, periodo in cui molti italiani emigravano per cercare un lavoro nelle miniere di carbone del nord Europa, il film affronta la storia epica e universale di un uomo che riesce a realizzare i suoi sogni attraverso la straordinaria rivoluzione musicale di quegli anni.
Marina è un film classico, didascalico nel suo delineare un percorso esemplare di formazione, che cerca e trova un personaggio vero il cui ruolo non si esaurisce dentro lo schermo. Perché Rocco Granata diventa necessario anche fuori dal cinema, nella vita che dopo il film torna a fare i conti con l’ ‘esilio’ e con chi scopre che la terra promessa è molto diversa da come l’aveva immaginata.
Marina, attraverso il sistema retorico del melodramma, affronta il tema della migrazione, intrattenendo e squadernando davanti ai nostri occhi lo spettacolo dell’iperbole, emozioni ingigantite che danno voce agli scacchi affettivi e ai conflitti non riconciliabili. L’enfasi come una canzone diventa valvola di sfogo per far parlare il dolore e la perdita, la sconfitta e la risalita, vincendo la diffidenza e trovando il proprio posto nel mondo.
Curioso che la biografia del cantante Rocco Granata sia stata realizzata, anziché in Italia, in Belgio; con la regia di un belga e la co-produzione dei fratelli Dardenne.